Terramatta
COSTANZA QUATRIGLIO
ITALIA, 2012 / 74 MIN

Una sinfonia di paesaggi di oggi e di ieri, filmati d’archivio e musiche elettroniche, terre vicine e lontane. Una lingua inventata, né italiano né dialetto, musicale ed espressiva come quella di un cantastorie. Nato nel 1899, l’analfabeta siciliano Vincenzo Rabito racconta il Novecento attraverso migliaia di pagine dattiloscritte raccolte in quaderni legati con la corda. Dall’estrema povertà al boom economico, è un secolo di guerre e disgrazie, ma anche di riscatto e lavoro. Il punto di vista inedito è quello di un ultimo che, scrivendo la propria autobiografia, rilegge la storia d’Italia in una narrazione appassionata e travolgente che obbliga a fare i conti con verità contraddittorie e scomode.

COSTANZA QUATRIGLIO (Palermo, 1973) si è laureata in Giurisprudenza per poi diplomarsi in Regia al Centro Sperimentale per la Cinematografia. Nel 2003 esordisce nel lungometraggio con L’isola (Quinzaine des Réalisateurs). Tra i suoi documentari, selezionati in diversi festival in Italia e all’estero, si ricordano — oltre al pluripremiato TerramattaÈcosaimale? (Gran Premio della Giuria al Festival di Torino nel 2000), L’insonnia di Devi, Raìz (miniserie trasmessa da Rai3 nel 2004), Il mondo addosso (presentato nel 2006 alla Festa del Cinema di Roma), Il mio cuore umano (evento speciale al Festival Internazionale di Locarno nel 2009) e Breve film d’amore e libertà (presentato nel 2010 al Festival Internazionale del Film di Roma).

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